NAPOLI – Le cose stanno così: un vigile su quattro è un dirigente sindacale, 700 sono ultra cinquantacinquenni, 590 inidonei, circa un migliaio per vari motivi – tutti codificati, blindati e protetti da leggi – possono chiedere di essere esentati totalmente o parzialmente dal lavoro. Ne esce fuori un’alchimia matematica fuori dalla realtà. Tanto che in un corpo che conta sulla carta 2075 agenti potrebbero chiedere in 2187 di non lavorare! Roba da cabala.
Napoli, via De Giaxa, comando dei vigili urbani, un solo uomo al comando, Luigi Sementa, un manipolo di fedelissimi che tutte le mattine per compilare i turni fanno partite di risiko. Sementa per forzare – si fa per dire – la mano e ordinare i servizi necessari per la città qualche mese fa ha chiesto anche ai vigili investiti da mandato sindacale di spostarsi da un ufficio all’altro, da una strada all’altra, all’interno della città per coniugare la legittima esigenza sindacale con la prestazione del servizio. La cosa finisce davanti al ai magistrati del Tribunale del lavoro che dà ragione a Sementa.
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