L’On. Alfonso Papa (PDL) oggi è stato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) per condurre una visita ispettiva insieme ad una delegazione di Radicali Italiani, composta da Luigi Mazzotta, segretario dell’associazione radicale “Per La Grande Napoli” e Elio De Rosa, tesoriere dell’associazione radicale “Legalità & Trasparenza” di Caserta.Nella struttura sono detenute 952 persone a fronte di una capienza di 522 unità. Sono 167 i carcerati tossicodipendenti, 199 gli stranieri. Soltanto in 245 casi c’è stato un processo che ha portato ad una condanna definitiva, nel resto dei casi si tratta di cittadini in attesa di giudizio. La sezione femminile è estremamente sovraffollata, contenendo in un solo padiglione addirittura 57 donne. Le problematiche più importanti che affliggono la struttura sono il sovraffollamento, la carenza di acqua, in particolare nei mesi estivi, causa deficienze infrastrutturali (l’approvvigionamento idrico avviene tramite pozzi artesiani) e la presenza nelle vicinanze di una discarica, con i conseguenti disagi. E’ in costruzione un nuovo padiglione che difficilmente potrà essere aperto per l’impossibilità, allo stato attuale di far funzionare i servizi igienici. Presso la Casa Circondariale prestano servizio 489 agenti, 1 psicologo, 2 educatrici. L’unico Magistrato del Tribunale di Sorveglianza deve occuparsi anche del Carcere di Carinola e dell’OPG di Aversa.L’On. Alfonso Papa all’uscita ha dichiarato:”E’ una struttura al collasso che si tiene in piedi soltanto per il senso di responsabilità dei detenuti e l’encomiabile lavoro degli agenti di Polizia Penitenziaria, i quali ultimamente hanno addirittura anticipato del denaro per urgenti lavori di manutenzione, in assenza dei fondi necessari. I dati che rendiamo pubblici sono la fotografia di un sistema Giustizia “carcerogeno” e di un sistema penitenziario che non rispetta il dettato costituzionale in materia di rieducazione.”Luigi Mazzotta, segretario dell’associazione radicale “Per la Grande Napoli” ha affermato.”Continuiamo la nostra lotta per l’amnistia e la giustizia. Siamo impegnati in un ciclo di visite ispettive nelle carceri della Campania. I dati completi saranno resi pubblici il prossimo 10 marzo, in un convegno che organizzeremo a Napoli.”