di Emiliana Avellino - redazioneweb@comunicareilsociale.com - febbraio 2012
NAPOLI – La Duchesca, il borgo Sant’Antonio Abate, l’antica Rua Catalana, i Quartieri spagnoli e la zona di Chiaia: strade e vicoli partenopei che si intrecciano con le storie di «Mimì do Vesuvio», «Anastasia a’ friulana» e «Nanninella a’ spagnola». Dopo 54 anni dalla legge Merlin (20 febbraio 1958), le case chiuse riprendono vita nelle “passeggiate narrate”, proposte dall’associazione culturale Insolitaguida. Un viaggio sulle tracce del peccato, ridisegnando la mappa dei luoghi dove si svolgeva il mestiere più antico del mondo. Scrupolosa la ricostruzione, basata sui testi storici e le testimonianze del popolo, della dottoressa Luigia Salino. Le «graziose» e le «Bocca di Rosa», cantate da De Andrè, riappaiono e narrano le loro storie di riso e pianto, consumate nell’oscurità dei vicoli.
L’ANEDDOTO SU LINO BANFI - L’itinerario si arricchisce di molti aneddoti, anche riguardati personaggi famosi: in una casa chiusa di vico Sorgente 18, per esempio, «Lino Banfi avrebbe perso la sua verginità». Cosa non insolita per l’epoca: la tradizione voleva, infatti, che al compimento del diciottesimo anno i ragazzi fossero portati per la prima volta in queste case. A volte, soprattutto se accompagnati da adulti, venivano accettati anche prima di essere maggiorenni. Storie e testimonianze arrivano anche dai visitatori più anziani che ripercorrono un’epoca in cui “le case del piacere” erano perfino luoghi di socializzazione e la prostituzione non veniva percepita come mera mercificazione del corpo femminile. La “passeggiata narrata” termina al Caffè Gambrinus dove le cocotte, escort del passato, adescavano i clienti danarosi. «Quel 20 febbraio le “signorine” e le “maitresse” piangevano tutte: perché non sapevano dove andare». A chiudere l’itinerario la lettura di una lettera, scritta da un personaggio famoso, legato a Napoli, che per mantenersi gli studi lavorò in una casa chiusa. Per tutti i nostalgici, ma anche per chi volesse vivere uno spaccato di Napoli inusuale, l’appuntamento con la passeggiata «Il peccato: quando le case erano chiuse», organizzata da Insolitaguida, è per l’11 marzo prossimo.
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