Napoli, 15-02-12
Pubblichiamo la trascrizione dell’intervista di Alessio Falconio all’On. Maurizio Turco, trasmessa da Radio Radicale nel notiziario pomeridiano, sull’intervento dell’On. Alfonso Papa in in Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei Deputati.
Falconio:
Maurizio Turco, oggi, in Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, avete ascoltato Alfonso Papa, deputato del Pdl, in merito ad una richiesta di autorizzazioni all’uso di tabulati nell’ambito dell’inchiesta che al suo carico da parte della Procura di Napoli. Cosa è accaduto, Papa ha parlato, noi abbiamo provato come RadioRadicale a registrare per dar conto integralmente del suo intervento, però, purtroppo la Giunta per le autorizzazioni di prassi non ha mai concesso…però ci abbiamo provato comunque. Ma ciò detto Papa ha tenuto un lungo intervento per dire che cosa, cosa si capisce da quello che ha detto?
Turco:
Intanto sulla richiesta. La richiesta è per l’utilizzo di tabulati relativi ad intercettazioni che sono state già fatte, intercettazioni tutte – dirette, indirette – relative all’On. Papa che il Tribunale di Napoli con un’ordinanza ha dichiarato, anzi, ha deciso essere inutilizzabili. L’intervento di Papa è stato molto lungo e naturalmente non afferiva unicamente alla fattispecie utilizzo o meno dei tabulati, ma direi ha dimostrato dalla lettura delle carte, che anche in questo caso sono tante, che saranno consegnate, facendo riferimento alle carte che poi leggeremo, ma da queste carte emerge con assoluta chiarezza che quello che lui ci aveva raccontato in termini di…la definii e la ridefinisco guerra tra bande all’interno della Procura napoletana, oggi trova delle conferme. Oggi ha detto e ribadisco ho votato in Giunta, in aula, per l’arresto dell’On. Papa, perché ritenevo di non aver mai avuto l’occasione di poter leggere una richiesta di arresto, di quelle che ci sono pervenute nel corso di questi anni in Giunta, così, direi, puntuale, precisa, senza sbavature. Se mi arrivasse oggi lo rifarei, ne senso che, forse, certo ci può essere il sospetto di una perfezione eccessiva, che è quello che mi ha colpito, ma per il resto era davvero difficile demolire quella richiesta di arresto con il racconto di una vicenda personale, professionale all’interno della magistratura, di scontro tra bande. Oggi l’On Papa ci ha snocciolato una serie di fatti relativi a dei provvedimenti giudiziari, a cominciare dal fatto che ci hanno chiesto l’arresto su ventisei capi d’imputazione e ne sono rimasti quattro, perché il GIP, la Cassazione, hanno completamente ritenuto infondate quelle imputazioni. Tutte le intercettazioni erano stare fatte sulla base che c’era un’associazione a delinquere, quattrocento persone coinvolte nelle intercettazioni, tutto questo perché l’associazione a delinquere ha bisogno di un po’ di componenti, alla fine la Cassazione ha detto: non c’era associazione a delinquere. Così com’era esagerata la perfezione della richiesta d’arresto, è esagerato tutto quello che è accaduto dopo ed evidentemente anche prima per aver così ben perfezionato e congeniato l’operazione,. Ci è stata data lettura sommaria di una vicenda che riguarda l’assistente dell’On. Papa in contatto con gli inquirenti, quando ancora non si sapeva nulla, a cui veniva chiesto di fare delle telefonate ad hoc per poter registrare, un loro lontano parente che aveva accompagnato i genitori di Papa in carcere o all’udienza, adesso non ricordo, perquisito perché in contatto con l’ambito famigliare, cioè ci sono tutta una serie di fatti che l’On. Papa ha raccontato giustamente, secondo me, con dovizia di particolari anche se erano, diciamo, estranei in parte, nel senso che non c’era un ‘attinenza diretta alla richiesta di utilizzo dei tabulati e che, però, davano il quadro di qualcosa di più, di quello che noi dovremmo accertare e cioè l’esistenza o meno del fumus persecutionis, fumus persecutionis che in questo caso ce n’è e ce n’è tanto, cioè qui, in questo caso, siamo di fronte davvero o ad una incapacità manifesta professionale o ad una persecuzione vera e propria, se non è doloso…
Falconio:
…si inquadra nella guerra per bande…?
Turco:
…cioè, la guerra per bande è l’unica spiegazione per non dare definizioni possibili di denuncie nei confronti degli inquirenti, non c’è altra spiegazione, cioè non c’è spiegazione. E invece la spiegazione dal punto di vista politico deve essere trovata perché rischia di essere, questa vicenda della Procura napoletana, rischia di essere qualcosa di esplosivo, nel senso che può raccontare molti fatti. Io penso che il dovere di un Radicale, per una questione di DNA direi, un Radicale di fronte, nel momento in cui apprende questi fatti non può stare a guardarli, li deve studiare, valutare, approfondire, ma poi fare qualcosa, non può essere una cosa che riguarda unicamente la coscienza, non può restare nel chiuso del foro della coscienza, ma deve diventare qualcosa di iniziativa politica. Io oggi mi sono convinto, dopo aver letto tante carte necessarie all’arresto, che esiste un caso Papa, che è emblematico di un certo modo di fare le indagini, riscontrato che questo certo modo di fare le indagini in negativo dal GIP e dalla Cassazione e che n on può essere ogni volta giustificato col fatto, così come è stato fatto in occasione del dibattito sulla responsabilità civile, dice: il processo c’è proprio per quello e ci sono tre gradi di processo proprio per appurare la verità. Ma nel momento in cui l’indagine è viziata, non dalla ricerca della verità, ma da altro, a quel punto, forse, è necessario, è doveroso agire. Io penso che uno studio del caso Papa ci può far capire molte cose. Ripeto, io non ho una crisi di coscienza rispetto al fatto che ho votato per il suo arresto e l’ho fatto sulla base di quelle carte che avevamo in quel momento e dall’altra parte c’era un racconto di una guerra tra bande. Ho appreso con favore che l’On. Papa ha già fatto un esposto alla magistratura, che ha già fatto il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e ho appreso anche con favore che abbia deciso di non ricorrere al CSM e penso che questo al dica lunga da parte di un magistrato che è stato espulso dalla magistratura e gli è stato tolto lo stipendio e quant’altro e vedremo come finirà questa storia al di là delle responsabilità penali che l’origine dell’inchiesta che l’ha portato in galera, essendo parlamentare, per altro interrogato due volte in assenza degli avvocati, ma ci sono tutta una serie di fatti singoli che costituiscono un mosaico inquietante.
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