Con l'intento di dare risalto e di mantenere alta l'attenzione sul ddl liberalizzazioni, ora approdato in Senato, abbiamo ascoltato il senatore Marco Perduca (Radicali/Pd), al quale abbiamo chiesto delucidazioni circa il destino degli emendamenti proposti da Agorà Digitale unitamente ad altre associazioni nel corso della conferenza #liberalizziamoilfuturo svoltasi lo scorso mercoledì proprio in Senato.
Senatore Perduca, degli oltre 2000 emendamenti presentati in relazione al ddl liberalizzazioni, qualcuno dei 16 proposti alla Conferenza #liberalizziamoilfuturo al Senato ha effettive possibilità di essere preso in considerazione dalla Commissione Industria? Si parla inoltre di un accorpamento degli emendamenti (25 per gruppo). E’ vero e, se sì, è possibile salvarne qualcuno?
Nel pomeriggio di martedì 14 è iniziata l'illustrazione degli emendamenti in Commissione Industria, Commercio e Turismo, i tre emendamenti presentati all'articolo 1 sono stati dichiarati inammissibili perche' non congrui con quell'articolo. Fino a giovedì la Commissione è impegnata nel prosieguo dell'illustrazione degli oltre 2000 emendamenti e poi si passerà al voto. Da quel che si può capire vi è la tendenza a non ritenere ammissibili gli emendamenti estranei alla materia, quindi potrebbero esserci ulteriori brutte sorprese. A seconda dell'evolversi del dibattito e di come il Governo riterrà di porsi di fronte a questa mole di emendamenti i vari gruppi potranno prendere in considerazione o il ritiro oppure l'accorpamento di alcuni testi simili, ma a oggi i famigerati 25 non son stati evocati da alcuno. Posto che non esistono, almeno conoscendo le poche opinioni in merito, idee convergenti sul dominio digitale e le liberalizzazioni che potrebbero comportare il salvataggio degli emendamenti da parte nostra è certo, fatta salva l'eventuale inammissibilità, che il sostegno dovrà esser guadagnato sul campo.
Tra quelli presentati, secondo Lei, quali hanno maggiore possibilità di essere mantenuti nel novero di quelli che verranno discussi e quali infine potranno essere approvati?
Credo che i tempi per una totale liberalizzazione della gestione dei diritti d'autore potrebbero esser maturi. Più complesso tutto ciò che attiene alle frequenze.
Al di là dell'appoggio espresso dalle dichiarazioni dei senatori presenti alla conferenza, si riscontra una reale convergenza e un sostegno trasversale da parte di tutte le forze politiche presenti in Commissione sulle tematiche a noi care? Quali forze le sostengono in particolare, e quali no?
Il Parlamento, e il Senato forse più della Camera, sconta un alto tasso di analfabetismo digitale, se lo volessimo chiamare così, che un pò fa il pari col divario digitale che caratterizza questa camera rispetto all'altra, quindi è difficile capire quali possano essere le forze in campo. Va detto che però le poche volte che se ne è parlato seriamente, salvo i soliti timori sicuritari, per quanto riguarda la libertà di mercato alcune sorprese, almeno a parole, si sono avute sparse in tutti gli schieramenti, ma salvo i presenti alla conferenza stampa, non esistono cavalli pazzi o solitari ahimè.
Quali saranno i prossimi passi dell'iter parlamentare del dl liberalizzazioni? E quali i tempi previsti?
Come detto, fino a giovedì si illustrano gli emendamenti, poi se il Governo avrà adottato una posizione sugli stessi, si passerà al voto che si protrarrà per tutta la prossima settimana per arrivare in aula il 27 febbraio.
E’ possibile fare ulteriori azioni di pressione?
Occorre sicuramente insistere sia inviando a tutti i parlamentari il pacchetto degli emendamenti con una breve nota illustrativa, sia tentare un'interlocuzione pubblica o privata col Governo nella persona dei ministri competenti per capire, prima che si arrivi al voto, quali siano le intenzioni del Governo. Il tempo è poco, ma un pò ce ne è.