Digitale e Potere - Rassegna del 9/02/12
Diritto d'accesso
Entro il 2014 banda ultralarga in 99 grandi centri Il Sole 24 Ore, p. 26
"Telecom Italia mette nero su bianco gli obiettivi per la riduzione del digital divide e lo sviluppo della banda ultralarga con il mix fibra ottica-rame. In un'audizione alla commissione Trasporti e telecominicazioni l'ad Franco Bernabè ha illustrato come target la copertura al 2014 del 25% della popolazione con connessioni a 100 megabit al secondo, un intervento che dovrebbe coprire 99 comuni... Telecom arriverà al 98% della popolazione entro il 2013, ma per andare oltre occorrerà l'intervento dello Stato."
Open government. Liberalizzare il futuro L'Unità, p. 25
"...Internet può intervenire sul Pil. Infatti si potrà contare almeno su un punto di Pil aggiuntivo per ogni 10% in più di connettività garantita alla popolazione. Ciò comporta non solo un valore infrastrutturale ma una potenzialità precisa che possiamo definire emancipazione sociale, ossia un salto di qualità da parte della società nell'usare tecnologie abilitanti, capaci di innescare un circolo virtuoso... Per fare pressione sulla cabina di regia, convocata per oggi, si è svolta ieri in Senato una conferenza stampa (convocata, tra gli altri, da: Agorà Digitale, Articolo 21, Associazione Italiana Internet Provider, Associazione Italiana per l'Open Government, Stati Generali dell'Innovazione) e rilanciata su twitter con #liberalizziamoilfuturo."
Confindustria divisa sul digital divide Panoranma Economy, p. 7
"<<Qui ci vuole un digital compact, un diktat europeo, altrimenti non si combinerà niente!>> ironizza amaro uno sherpa di Confindustria Servizi Innovativi, la sezione guidata dal capo di Confindustria Veneto Gianni Potti, molto scettico sull'efficacia della cabina di regia per la banda larga promossa dal decreto semplificazioni del governo Monti che si insedia il 9 febbraio. E infatti Potti ha replicato all'ottimismo del presidente di Confindustria Digitale Stefano Parisi, che aveva ridimensionato il problema infrastrutture: il Veneto è addirittura la settima regione nella classifica italiana per diffusione della rete sopra i 2 Megabit."
Il controllo della rete tra politica e mercato Diritto e Internet [3]
"La libertà di espressione su Internet è controllata nel mondo sia da organismi pubblici che privati. Se da un lato i governi di molti paesi impongono rigide censure sui contenuti, dall’altro sempre più spesso sono le grandi aziende a controllare, a loro discrimine, le possibilità di utilizzo dei servizi offerti. Come è possibile bilanciare il bisogno di ordine e sicurezza con la protezione delle libertà civili dei cittadini? Come può la tutela dell’interesse pubblico su Internet essere affidata al mercato? Le minacce alla libertà d’espressione e lo sviluppo della rete sembrano crescere di pari passo, ed esempi di restrizioni di stampo autoritario non mancano nemmeno in paesi democratici come gli Stati Uniti o la Farncia. Come possiamo assicurarci che la futura evoluzione di Internet si sviluppi intorno ai diritti dei cittadini, a discapito delle necessità di controllo di governi e industrie?"
Ecco Volunia, l'anti-Google "sociale". Ma il motore tutto italiano non emoziona IlTempo.it [4]
"<<Seek and meet>>, cerca e incontra: la creatura di Massimo Marchiori dà la possibilità di usare le pagine web come luoghi di aggregazione. Ma c'è ancora tanto da migliorare. Le aspettative erano alte. E non solo per il nome del <<papà>> di Volunia, quel Massimo Marchiori creatore dell’algoritmo di Google. Ma anche perché il motore di ricerca "social" realizzato in collaborazione con l’Università di Padova era subito stato visto come l’alternativa italiana al colosso di Mountain View. Esperimento che però, almeno in questa fase, non convince."
Privacy e trattamento dei dati personali
Privacy: consiglieri Ue a Google, sospenda revisione norme Ansa.it [5]
"La Ue vuole vederci chiaro sulla revisione delle norme sulla privacy annunciata da Google a partire dal prossimo 1/o marzo. Il gruppo di lavoro 'Articolo 29', consulente della Commissione europea, ha inviato una lettera a Larry Page, fondatore e Ceo della societa' di Mountain View, per informare che la Cnil, authority francese per la protezione dati, e' stata incaricata di valutare la riforma e per chiedere a Google una pausa per l'avvio del nuovo sistema dando tempo per farne una valutazione completa."
Diritto d'autore
Ma il copyright è un diritto naturale? L'Espresso [6]
"Nel suo ultimo libro, "Infringement Nation" (Una nazione di trasgressori), John Tehranian ha calcolato l'ammontare delle multe che una persona potrebbe dover pagare per violazione ripetuta del copyright nell'arco di un'intera giornata. Il risultato è di alcuni miliardi di dollari. Quello del libro è un caso estremo e paradossale, ma ognuno di noi si può identificare nel professor John del racconto. Come il protagonista di Tehranian oguno di noi infatti viola copyright quando rispondendo a una email ne riproduce il messaggio originario; quando annoiato dalla riunione ridisegna le architetture del Guggenheim di Barcellona, quando a lezione distribuisce fotocopie di libri per un'esercitazione, quando fotografa un'opera d'arte e la pubblica sul web, quando canta Happy Birthday alla festa di compleanno di un amico, quando include nel suo filmato il poster dell'atrio del cinema dove si trova in compagnia, quando include il codice di youtube di un pezzo di serial televisivo nel suo blog e così via."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/entro-il-2014-banda-ultralarga-99-grandi-centri-il-sole-24-ore-p-26 [7]