Digitale e potere - Rassegna stampa del 4-5-6 Febbraio
Diritto d'accesso
Internet, scuola e sanità piano per l'Italia online Repubblica.it [3]
""Il ministro dell'Istruzione e dell'Università Francesco Profumo parla dell'agenda digitale: "Internet può essere quello che è stata l'automobile negli anni Cinquanta. Monti ci aiuti per i finanziamenti. Allora si intuiva che con l'automobile sarebbe cambiato il modo di vivere e la forma stessa delle nostre città. Ed è quello che avvenne: assieme all'auto sono arrivate la fabbrica, l'autostrada, il nuovo commercio. Una nuova economia partì da un elemento specifico. Quel ruolo oggi ce l'ha Internet che non è un sistema di cavi e computer ma una cosa che cambia le nostre vite, le relazioni fra i cittadini, la Pubblica Amministrazione"."
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Economia in rete
Imprese, la differenza è nel fattore internet l'Unità, pag.7
"Si chiama fattore internet e traduce in fatti quello che è sotto gli occhi di tutti. E' lo studio commissionato dal gigante Google al Boston Consulting Group per fotografare l'impatto di internet sull'econonmia globale e, nello specifico per quanto riguarda il nostro paese. Quattromila e ducento miliardi di dollari è l'ammontare della stima relativa ai ricavi generati dalla web economy nel non lontano 2016."
È il computer e non la globalizzazione che ruba lavoro Linkiesta [4]
"Dall’inizio della rivoluzione industriale si è temuto che le nuove tecnologie avrebbero irrimediabilmente compromesso l’occupazione. Tuttavia, le metamorfosi del lavoro hanno sempre avuto carattere transitorio. Peter Diamond, economista del MIT e vincitore nel 2010 del Premio Nobel non crede che «avremo un tasso di disoccupazione costantemente alto come conseguenza dello sviluppo tecnologico. Ma oggi è cambiata la tipologia dei lavori in via di estinzione. Il progresso nella comunicazione e nell’informatica, per il genere dei lavori coinvolti, comporta uno spostamento verso l’alto della distribuzione del reddito»."
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Un’Agenda digitale italiana per le Pmi PMI.it [5]
"Un’agenda digitale per far crescere (anche) le Pmi in Italia, che ne hanno tanto bisogno per superare la crisi: è questa l’idea che sta facendo strada tra gli addetti ai lavori; proprio nei giorni in cui «l’agenda digitale è entrata per la prima volta nelle priorità del governo», come ha commentato Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale. Il riferimento è al recente Decreto Semplificazioni: alcune misure qui previste avranno un impatto benefico sulle Pmi, ma molto altro potrebbe essere fatto e forse lo sarà, visto che nelle prossime settimane il Governo si preoccuperà di stilare la prima vera agenda digitale, quella dettagliata (nel Decreto ci sono soltanto alcune linee guida e misure sparse)."
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Contabilità digitale: semplificazioni per imprese PMI.it [7]
"Si chiama dematerializzazione ed è quel processo che permette gradualmente di rinunciare alla carta per avvicinarsi sempre più ad una gestione delle informazioni con flussi di dati in formato elettronico. E’ quello che molte aziende stanno cercando di fare in questi ultimi anni. Non è facile poiché si tratta di introdurre elementi innovativi di carattere organizzativo, procedurale e culturale. Tuttavia è un processo particolarmente importante e pieno di vantaggi: maggiore efficienza, efficacia e competitività."
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Diritto d'autore
Polonia, stop all'accordo Acta: "Discutere con gli utenti del web" Repubblica.i [9]t
"Importante successo del movimento internazionale di protesta contro l'accordo Acta 1 (Anti-counterfeiting trade agreement): uno dei Paesi più importanti dell'Unione europea ci ripensa. Il primo ministro liberal polacco, Donald Tusk, ha infatti annunciato la sospensione della ratifica dell'accordo da parte del Sejm, il Parlamento di Varsavia. Non meno importante è la motivazione addotta da Tusk: bisogna avviare nel nostro Paese una discussione più ampia sulla questione per coinvolgere e ascoltare sia i milioni di utenti di internet sia l'autorità per la difesa della privacy."
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Privacy, l'Europa scrive a Google Punto Informatico [10]
"Mountain View dovrebbe aspettare l'esito delle indagini avviate dall'Europa con la collaborazione delle autorità francesi: per evitare pericolosi "fraintendimenti sull'impegno di Google per il diritto degli utenti ad essere informati". Ma il colosso californiano preme per implementare le nuove policy dal prossimo 1 marzo."
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Fonte: http://www.agoradigitale.org/internet-scuola-e-sanita-piano-litalia-online-repubblicait [11]