di Fabio Postiglione, dal “Roma”, 29-01-2012
NAPOLI. «Non ci può essere riforma del sistema giudiziario senza un drastico taglio dei processi pendenti, dell’arretrato». Lo ha detto il segretario nazionale dei Radicali italiani, Mario Staderini, a Napoli, dove il partito ieri ha manifestato in favore dell’amnistia all’esterno di Castel Capuano, dove era in corso l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Secondo i dati forniti da Staderini, sono quattro milioni e mezzo i processi pendenti a livello nazionale sul penale per cui, ha spiegato il leader dei Radicali, «è evidente che se non si liberano gli operatori di giustizia da questo arretrato, non si potrà passare a fornire nuovamente ai cittadini un servizio giustizia che funziona perchè – ha proseguito - come dicono anche nelle Corti di Appello, una giustizia lenta e ritardata, è una giustizia negata». Da Staderini giunge anche un appello alla politica affinchè «abbia il coraggio di compiere questo passo». Plauso, in questo senso, dal segretario dei Radicali per il presidente della Corte di Appello di Napoli Antonio Bonajuto che, ha detto Staderini, «nelle dichiarazioni che hanno anticipato la giornata di oggi, ha parlato di un debito giudiziario e di amnistia come unico provvedimento oggi in grado di rispondere in tempi efficienti e utili rispetto all’emergenza». Amnistia come strumento per migliorare la giustizia, ma anche come risoluzione al problema del sovraffollamento delle carceri italiane.
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