Beppe Grillo negli ultimi giorni si è dato ad un altro show intitolato “liberalizzazione delle nascite” nel quale afferma che pensare e discutere al diritto di cittadinanza regolato dallo ius soli sarebbe una perdita di tempo finalizzata solo a distrarre gli italiani dai problemi reali.
L’unica cosa a non aver senso è che non se ne sia discusso prima. Questo è problema urgente che va risolto per dare una risposta a tutte quelle persone che sono nate e cresciute come stranieri in Italia solo perché figli di immigrati e a tutti i futuri nascituri. Non capisco proprio di che cosa si ha paura. Queste persone sono per il nostro paese una risorsa culturale ed economica e rappresentano una sfida sociale importante, che, per ora, il nostro paese sta perdendo. L’unico “delirio” è quello di Beppe Grillo, in un Paese con un tasso di natalità così basso (circa 12% sono figli di stranieri) e la cui economia avrebbe bisogno di 260 mila nuovi lavoratori stranieri l’anno per i prossimi 10 anni.
Altro che questione lontana dai problemi reali, è Grillo che fa il gioco del regime che dice di voler abbattere, e ci riesce molto bene utilizzando espressioni come “distrarre dai problemi reali” e “liberalizzazione delle nascite”. La prima espressione noi Radicali la conosciamo molto bene, è sempre stata utilizzata dalla partitocrazia mentre era intenta ad affossare il Referendum e a silenziare i Radicali e con loro le proposte e le speranze di tante persone. La seconda è sconvolgente, un linguaggio da regime dittatoriale, “liberalizzazione delle nascite”, perché nascere o procreare non già è libero, a quale governo dovrebbe essere sottoposta anche questa libertà?
Roberto Gaudioso, Tesoriere dell’ass. Radicale “Per la Grande Napoli”
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