Mentre l'Italia degli obiettori di coscienza è impegnata a mettere al rogo le varie 'pillole dei giorni dopo' propugnando la santità dell'embrione fecondato, una donna su sette nel mondo muore abortendo in strutture illegali, non idonee e igienicamente inadeguate. A sostenerlo è una lunga ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet sulla base dei dati raccolti dall'Organizzazione mondiale della Sanità nell'arco di tredici anni, dal 1995 al 2008. Poste le ovvie difficoltà riscontrate nel reperire informazioni precise in quei paesi in cui l'aborto è illegale, l'interruzione di gravidanza clandestina è chiaramente risultata essere una delle principali cause di mortalità tra le partorienti. Nonostante, secondo l'Oms, nei 13 anni esaminati il numero di aborti a livello globale sia rimasto stabile, con 28 casi ogni mille donne l'anno, la percentuale di quelli classificati come 'insicuri' perchè condotti senza un'adeguata assistenza sanitaria è passata dal 44% del 1995 al 49% del 2008. Dato, naturalmente, da correlare alle differenti condizioni sociali ed economiche delle varie regioni del mondo: il dato più allarmanante, con il 97% delle interruzioni di gravidanza condiserate dall'Oms ad elevato rischio, riguarda l'Africa, seguita a ruota dall'America Latina in cui nel 95% dei casi la pratica risulta non sicura. La percentuale scende poi al 40% in Asia, al 15% in Oceania per finire al 9% in Europa. In totale nel 2008 47.000 donne sono morte per aborti clandestini, mentre 8 milioni e mezzo hanno subito drastiche conseguenze sulla propria salute. Dai dati risulta, come è evidente, che “il tasso di aborto è più basso nei paesi con leggi più permissive”: è dunque “lì dove è illegale – sottolineano i ricercatori – che l'aborto deve diventare più sicuro” dal momento che “tutte queste morti e queste complicazioni si possono evitare facilmente”. Come? Investendo, secondo gli editori di Lancet, nei “servizi di pianificazione familiare e assistenza per aborti in sicurezza”. E non introducendo leggi sempre più restrittive che spianano la strada ad un'unica equazione: clandestinità=morte.
Agenzia Radicale.com link: tinyurl.com/82mgs26 [3]
Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/474/-le-morti-clandestine-dove-l-aborto-e-illegale [4]
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