ASSOCIAZIONE RADICALE SALERNITANA
“MAURIZIO PROVENZA”
web-site www.radicalisalerno.it [3] e www.comitatoreferendarioradicale23luglio.it [4]
e-mail dsalzano@libero.it [5] carlopadovano@live.it [6],
tel. 349.7264967 / 393.1290095
Salerno, lì 24 dicembre 2011
Mobilitazione nonviolenta dell’associazione Radicale salernitana “Maurizio Provenza”, Donato Salzano giunto al 2°giorno di sciopero della fame a sostegno della dura e lunga lotta nonviolenta di Marco Pannella e dei Radicali per l’A M N I S T I A P E R L A R E P U B B L I C A, appunto per una riforma strutturale della giustizia a favore dei magistrati e delle martoriate comunità penitenziarie,, tra gli appelli susseguitisi al supremo garante, dal convegno del Senato e per la convocazione straordinaria del Parlamento, ci hanno portato fino alle recenti solitarie due settimane di sciopero della fame di Pannella, passate alla sete oramai da molte ore nel silenzio pressoché totale di tutti.
Dopo la giornata di ieri passata alla Casa Circondariale di Salerno-Fuorni con i volontari dell’associazione “Comunicazione e Solidarietà” insieme stretti a tutta la comunità penitenziaria per la Messa di Natale.
Il digiuno di lotta nonviolenta e gandhiana per l’amnistia , la spiritualità e l’essere credenti, la solidarietà e l’aiuto agli ultimi, i beni di prima necessità, i diritti civili. Questi i temi toccati nella conferenza stampa congiunta tra detenuti, il direttore Stendardo, la comandante degli agenti Di Rienzo e il cappellano Don Petrone, i volontari e i militanti Radicali. Aperta con il ricordo dell’agente Antonio Caputo, al termine della Santa Messa concelebrata per la prima volta con il Pope della Chiesa Ortodossa.
La condizione del Penitenziario salernitano nella più generale insopportabile illegalità italiana, grazie al lavoro del Direttore Stendardo, comincia lentamente a dare i primi segnali di conquiste di diritti civili, appunto con la messa a norma dei servizi igienici nella sezione femminile, così da cancellare l’inciviltà dei water a vista, sperando nel veloce adeguamento anche per quella maschile, come più volte denunciato dalle varie edizioni dei “Ferragosto nelle carceri” e delle visite di Rita Bernardini.
Invece di vera e propria conquista di un diritto civile, fino a ieri negato alla comunità penitenziaria di Fuorni e di un segnale di neonata attenzione dell’Amministrazione Comunale, la possibilità di portare dentro il carcere l’ufficiale dell’anagrafe, così da poter registrare il riconoscimento di neonati figli dei detenuti o di contrarre matrimonio. Grazie alla caparbietà della vice-direttrice Caterina Sergio e il lavoro militante dei compagni dell’associazione Provenza congiunto all’impegno mantenuto in tempi brevissimi del Sindaco Enzo De Luca, ieri l’amministrazione Comunale e la Casa Circondariale hanno sottoscritto una convenzione, che ha permesso per primo ad Antonio Maria di essere riconosciuto dal suo papà ristretto a Fuorni.
Dichiarazione di Salzano:
“ Come sostiene Don Andrea Gallo il digiuno è assolutamente un precetto cristiano, la lotta nonviolenta di Marco Pannella e dei Radicali quale forma di preghiera nel Natale che sta arrivando”