NAPOLI – L’intesa del 2008 relativa alla realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est sarà riesaminata. Questa una delle novità dell’accordo raggiunto ieri in Prefettura tra il neoministro dell’Ambiente , Corrado Clini, e i vertici di Regione, Provincia e Comune. Il governo punta a evitare le sanzioni Ue con un nuovo decreto che dovrebbe essere approvato entro fine anno.
Per l’impianto di incenerimento si punta all’area di Giugliano: il termovalorizzatore dovrà contribuire a incenerire sei milioni di tonnellate di ecoballe e brucerà anche i rifiuti della Provincia. A Napoli est sorgerà invece un impianto di compostaggio. Via libera alla discarica di Tufino; accordo anche sullo sblocco dei fondi Fas necessario per mettere in campo le risorse necessarie per far marciare il progetto: il governo si impegna ad accelerarne l’utilizzo al di fuori del patto di stabilità.
Ma il sindaco di Giugliano non ci sta. «Il termovalorizzatore a Giugliano è una misura che stravolge una legge nazionale che stabilisce l’impossibilità d’impiantare altri siti». È irato Giovanni Pianese, il sindaco di un comune che sul suo territorio, 15 hmq, già contiene 42 discariche. «C’è un Parlamento che fa una norma e un ministro che se la mette sotto i piedi: incredibile», continua il primo cittadino di Giugliano in un’intervista. «Non voglio certo far scoppiare una guerra santa, ma perché sovraccaricare Giugliano?». E Pianese annuncia l’intenzione di dare battaglia, attivando tutti i canali istituzionali e gli strumenti legali.
Condividi [3]