Pa. Cu. da il Corriere del Mezzogiorno, 01-12-2011
Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato la manovra di assestamento di bilancio 2011 che riporta tagli alla spesa che sfiora i 150 milioni di euro in quest’anno. Altre novità. Pagheranno il 50 per cento della Tarsu i cittadini di Chiaiano come ristoro per la presenza della discarica. La decisione non è contenuta nella manovra di assestamento votata ieri, con la quale il patto di stabilità viene rispettato per appena 6 mila euro, ma sta in una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Soddisfatti i consiglieri comunali Santoro e Moxedano, rispettivamente capigruppo di Fli e Idv, che hanno presentato la mozione che ha permesso di sancire lo sgravio del 50% del contributo Tarsu in favore dei cittadini di Chiaiano attraverso uno stanziamento che verrà inserito nel bilancio di previsione 2012 e che permetterà di non pagare le ultime due rate attraverso modalità che verranno successivamente comunicate dall’amministrazione comunale. Crescono le entrate derivanti dall’Ici (3,1 milioni), dalle contravvenzioni (3 milioni) e dalla Tarsu (600mila euro). Diminuiscono invece le entrate derivanti dal condono edilizio (2,4 milioni) e dall’addizionale Irpef (2 milioni). Per quanto riguarda le entrate vincolate a specifici interventi, da segnalare il trasferimento di fondi del commissario di governo perla bonifica di Bagnoli e Napoli Orientale per 50 milioni di euro. Realfonzo guarda ora al bilancio di previsione 2012 «con maggiore ottimismo». Come accade per lo Stato, anche il Comune conta di far cassa anche attraverso la vendita del Patrimonio immobiliare. Centinaia son infatti gli immobili che presto potrebbero essere alienati. Anche di questo hanno discusso giorni fa de Magistris ed Alfredo Romeo, titolare della società che gestisce il patrimonio comunale. Con Romeo, infatti, il sindaco, il vicesindaco, Sodano, e l’assessore al Patrimonio, Tuccillo, avrebbero discusso di un potenziamento dell’azione di vendita di centinaia di immobili del patrimonio disponibile e di quello Erp proprio per far cassa. Sul fronte delle società Partecipate ha pronte le dimissioni il presidente delle Terme di Agnano (e dell’Unicef), Vincenzo Spadafora, che i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani hanno indicato ieri come presidente dell’Autorità di garanzia per i diritti dell’infanzia. A breve il Comune procederà alla nomina di un sostituto: l’orientamento — per le Terme come, presto, anche per Napolipark — è di azzerare i due cda e nominare altrettanti amministratori unici.
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