(La Cronaca di Cremona del 27.11.2011)
Una storia inquinata durata parecchi decenni, quella della Tamoil a Cremona, che oggi si pu raccontare anche attraverso i molti articoli comparsi sulla stampa locale. Articoli collazionati da Ravelli e confluiti in un maximanifesto che sar distribuito alla cittadinanza. Una storia che racconta degli inquinamenti, delle vicende giudiziarie, delle numerose iniziative - comprese diverse interrogazioni parlamentari - portate avanti dai radicali, ma anche di particolari che a tanti anni di distanza possono apparire curiosi.
Si parte da lontano, precisamente dal 1968. Con un titolo a caratteri cubitali, sul quotidiano La Provincia, Cremona diventa una piccola capitale del Petrolio. E fa sorridere, oggi, leggere che Sulle rive del Po c unargentea citt dalle torri metalliche. Nel maggio del 76, si titola invece che Sugli inquinamenti dellA- moco stata aperta una nuova indagine. Nel novembre del 1978, una sentenza del Pretore dice che LAmoco non inquina. Qualche anno prima, intanto, la sezione locale di Italia Nostra si era profusa in inascoltate denunce, mentre Armando Canuti, direttore del Servizio di igiene e profilassi, incaricato delle analisi delle acque, veniva inda- gato e costretto a un anno di aspettativa, si legge nel commento dei radicali. Nel 1978, abbandonato da tutti, Canuti si dimette da con- sigliere comunale. Da allora non si pi indagato seriamente su ci che accadeva alla Tamoil, scrivono i radicali a margine degli articoli. Nel 1983 la raffineria passa di mano: lAmoco finisce nella mani del colonnello Gheddafi e fa ora parte della Tamoil Italia. Novembre del 1985, quasi allunanimit (uno schieramento che va dal Pci al Msi), il consiglio comunale di Cremona approva lordine del giorno relativo alla ripresa dellattivit della raffineria, con lunico voto contrario della radicale e consigliera verde Elena Ginestri. La grande ammucchiata dei partiti cremonesi si genuflette a Gheddafi, scrivono i radicali, mentre un fiume di denaro libico, sotto forma di sponsorizzazioni Tamoil, si riversa sulla citt di Cremona. La consigliera verde si dimette dal consiglio e, nellomert generale si giunge ai giorni nostri. Si arriva, in particolare, al luglio 2007 quando, a seguito di un controllo delle piscine delle canottieri, viene riscontrato un grave inquinamento del sottosuolo: il disastro ecologico esce allo scoperto, iniziano le indagini giudiziarie, ma si prevedono tempi lunghi.
Il 12 novembre 2010 segna linizio della fine della storia della raffineria a Cremona: la societ Tamoil comunica alle organizzazioni sindacali la decisione di cessare le attivit di raffinazione. (ser. man.)
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1790 [3]