[3]Asti, 27 novembre 2011
Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, tesoriere Associazione radicale Adelaide Aglietta:
Saluto con piacere l’inserimento della proposta radicale di un’Anagrafe pubblica degli eletti all’interno del patto programmatico del centrosinistra.
Ricordo che la proposta di delibera fu presentata in Consiglio comunale dal capogruppo Pd Fabrizio Brignolo su impulso radicale alla fine del 2008 e non è mai stata discussa in plenaria.
Anagrafe pubblica degli eletti significa pubblicare online dichiarazione dei redditi di ciascun eletto e degli interessi finanziari; dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile; registro delle spese degli eletti, comprensive di quelle per lo staff, spese telefoniche e dotazione informatica; atti presentati con iter fino alla conclusione; quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene.
Questo ultimo punto è fondamentale, prioritario, perché consente al cittadino di controllare a mano a mano che l’eletto esplica il suo mandato le specifiche iniziative e anche quanto queste corrispondano al programma elettorale.L’Anagrafe pubblica degli eletti è una risposta concreta in tempi in cui anche le richieste più giuste di moralizzazione sono piegate al vento di una ondata demagogica, che si traduce ancora una volta in un pericoloso e generale antiparlamentarismo,non possiamo abbandonare il campo lasciando che sia l’antipolitica, e solo l’antipolitica, ad “occuparsene” e, come si suol dire, fare di tutta l’erba un fascio.
Se l’anagrafe degli eletti fosse già stata introdotta ad ogni livello istituzionale, così come chiediamo noi Radicali, probabilmente avremmo da tempo sanato alcune delle ferite inferte alla democrazia e evitato illegalità ad ogni livello.
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