Comunicato Stampa dell'Associazione Agorà Digitale
Con una sentenza storica la Corte di Giustizia Ue dichiara non compatibili con l'ordinamento comunitario provvedimenti degli stati membri che impongano agli internet service provider un monitoraggio generalizzato del traffico di rete per impedire violazioni del copyright.
"La Corte di Giustizia" afferma l'avv. Marco scialdone, responsabile del team legale di Agorà Digitale "Ricorda a tutti che esistono ancora limiti invalicabili e che la tutela del copyright non può giustificare un monitoraggio preventivo del traffico di rete. Almeno fino a che esisterà la direttiva 2000/31. La Corte ricorda ai tanti che, anche in Italia, lo hanno negato negli ultimi mesi, che esiste una potenziale contrapposizione tra copyright e libertà di espressione che necessità di un appropriato e sapiente bilanciamento per evitare che la tutela del diritto d'autore si riveli novello strumento di censura."
I GIUDICI NAZIONALI NON POSSONO AGIRE SU FORNITORI ACCESSO WEB (ANSA) - BRUXELLES, 24 NOV - Sentenza della Corte Ue: i giudici nazionali non possono imporre alle societa' che forniscono accesso ad internet di applicare filtri per prevenire il download di contenuti illegali.
'Il diritto dell'Unione vieta un'ingiunzione di un giudice nazionale diretta ad imporre ad un fornitore di accesso ad Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file', si legge nella sentenza della Corte di giustizia Ue pubblicata oggi.(ANSA).