Salerno, lì 17 novembre 2011
Da poche ore si è appena conclusa con la presenza di Michele De Lucia Tesoriere di Radicali italiani e Alessandro Massari della Direzione Nazionale di Radicali italiani la 3°Assemblea annuale dell’Associazione Radicale Salernitana “Maurizio Provenza”, tenutasi nella serata di ieri 16 novembre, preso il Centro Polifunzionale dell’Associazione “La Tenda” in via Fieravecchia a Salerno.
L’assemblea ha approvato con un’amplissima maggioranza la mozione generale: “La rivoluzione nonviolenta e gandhiana motore di un’Amnistia per la Repubblica quale grimaldello di Riforma strutturale della Giustizia, delle Istituzioni, dell’economia e del welfare”.
Ed ha visto eletti: Donato SALZANO Segretario, militante Radicale nonviolento e gandhiano, del “Gruppo Carceri” di Radicali italiani, Carlo PADOVANO Tesoriere, Enzo SCANNAPIECO Presidente, già Presidente del Club Pannella per il Partito Liberale e Riformatore e già delegato al Comitato Nazionale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori.
Tra gli obbiettivi immediati che si sono dati i Radicali salernitani quello di sostenere in ogni modo l’azione nonviolenta di un’Amnistia per la Repubblica condotta dal “Gruppo Carceri” di Radicali italiani che ha visto il grande Satyagraha per la Giustizia e le Carceri del 14 agosto scorso, lo sciopero totale della fame e della sete di più di duemilacinquecento persone (circa cinquecento a Salerno), il lungo e duro digiuno sostenuto da Marco Pannella, Rita Bernardini e Irene Testa, la prepotente urgenza, l’interrompere il flagrante reato continuato e professionale dello Stato, che vede vittime della bancarotta della Giustizia più di 1/3 degli italiani, con la sua appendice penitenziaria da nuclei sempre più consistenti di shoah. Pertanto e a tal proposito l’associazione s’impegna a promuovere e sostenere l’appuntamento di Roma del 8 – 11 dicembre con la seconda sessione del 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, come costituente iniziale di una nuova “Marcia del Sale”.
Si conferma il ritorno alla lotta nonviolenta con l’obiettivo dell’attivazione degli strumenti di iniziativa popolare e di democrazia diretta, anche a livello locale come strumento fondamentale per avanzare proposte di governo anche dall’esterno delle istituzioni.
Propone e sostiene quindi il ritorno della campagna di raccolta firme del Comitato Referendario “23 luglio” sui 7 referendum comunali consultivi. Sostiene altresì l’iniziativa dei Radicali e Referendari salernitani per adozione della “Bozza Maurizio Provenza”, quale strumento da adottare per il rientro nella legalità da parte del Comune di Salerno, in ottemperanza dopo 20 anni al proprio Statuto Comunale, per conquistare e conquistarci il regolamento per l’esercizio del voto referendario consultivo. Quel secondo voto, il voto referendario, negato da quattro lustri dal Consiglio Comunale.
L’impegnarsi da subito nel proporre nuovamente al Consiglio Comunale e al Sindaco di Salerno, l’istituzione della figura del Garante per i diritti dei detenuti e delle persone private della libertà con il suo ufficio, quale effettiva “Politica di sicurezza”, tale da ridurre il danno della recidiva, così da restituire il reo alla società e il cittadino ad una qualità di vivibilità della città.
Ed ancora l’impegnarsi da subito nel proporre nuovamente al Consiglio Comunale e al Sindaco di Salerno, l’istituzione del pubblico registro delle unioni civili, ma anche il registro per il Testamento biologico
Fonte: http://www.radicalisalerno.it/2011/11/18/comunicato-stampa-2/ [3]