Oggi 16 novembre 2011, nella giornata in cui Mario Monti ha sciolto ogni riserva e ha reso pubblica la lista dei suoi ministri; è stata presentata, sia al Senato che alla Camera, il testo di un'interrogazione al ministero dell'ambiente sul tema delle cave, che interessa i comuni di Maddaloni e Caserta.
Il testo dell'interrogazione, presentata sia alla Camera che al Senato dai parlamentari Radicali, Marco Perduca (nella foto) e Elisabetta Zamparutti, è centrata sul decreto dirigenziale numero 74 del 7 ottobre 2011 del Genio Civile di Caserta , con il quale la Regione Campania ha dato il suo consenso al cementificio di proprietà Cementir SpA del Gruppo Caltagirone, l'ampliamento all'attività di estrazione cementizia in località Lureto-Pintime ai confini dei comuni di Maddaloni e Valle di Maddaloni.
Luca Bove, militante dell'Associazione Legalità & Trasparenza e componente del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani, dichiara : “ Questa interrogazione sul tema cave non è la prima presentata dai parlamentari Radicali, in entrambi i rami del parlamento, sono state presentate varie interrogazioni di questo tipo, ma non è mai arrivata nessuna risposta da parte dei ministeri competenti, speriamo che con il nuovo governo Monti ci sia un intervento concreto per far cessare lo scempio ambientale che ormai continua interrottamente sui monti tifatini dal 1975. “ Bove continua: “ Noi non vogliamo la chiusura della Cementir ma semplicemente che questa rispetti l'ambiente e intraprenda finalmente, in sinergia con gli enti competenti, una reale bonifica dell'area sfruttata. In questo contesto non può avvenire nessun ampliamento del cementificio di proprietà di Caltagirone se non inizia prima una bonifica dell'area. Inoltre Bove ricorda “ Nell'interrogazione presentata dai parlamentari Radicali ( Perduca e Zamparutti) si chiede anche che venga attivato un registro dei malati tumorali in provincia di Caserta. La nostra provincia è tormentata da problemi ambientali, il problema cave di sicuro non è il solo che influisce a peggiorare la critica situazione ambientale della nostra provincia, basti pensare alle numerose discariche abusive o alla pessima condizione dei Regi Lagni, a immaginare quali siano le conseguenze sulla salute di noi cittadini ed è fuori da ogni logica che non ci sia uno strumento che monitori la salute di noi cittadini.”