Roma, 19 ottobre 201
Si è tenuto ieri un nuovo incontro tra l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e rappresentanti di blogger, esperti di diritto, consumatori, cittadinini, imprenditori, e politici che da mesi si scontrano con Agcom alla ricerca di una soluzione sul nuovo regolamento-censura sul diritto d'autore. Molto grave lo scenario emerso durante l'incontro: Agcom non è in possesso di alcuno studio indipendente sull'impatto della pirateria sul mercato dei contenuti coperti da diritto d'autore. Un'ammissione che conferma l'irrimediabile condizionamento sull'Autorità da parte delle major per mezzo degli studi di parte da loro commissionati.
La richiesta di Agorà Digitale e degli altri soggetti presenti (Adiconsum, Altroconsumo, Assoprovider, Studio Legale Sarzana) è stata molto netta: il regolamento deve essere fermato e nel frattempo Agcom deve commissionare uno studio indipendente sull'argomento. "Se, come pensiamo, lo studio confermerà che la pirateria è solo in minima parte responsabile del declino di un'industria che non si vuole innovare" dichiara Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale - "l'intero impianto del regolamento dovrà essere riprensato. Niente più rischio censura per mezzo del sistema di cancellazione di contenuti ideato da Agcom. Al suo posto imposizione agli attori del mercato e dell'intermediazione di una modernizzazione".
Forti le critiche anche sul Tavolo tecnico previsto da Agcom eccessivamente sbilanciato nella sua composizione sul fronte dell'industria dei contenuti.