Politica digitale transnazionale
Wikileaks senza fondi si prende una pausa Il Fatto Quotidiano pag. 17
"L'arma più distruttiva per Wikileaks è rappresentata da banche e istituti di credito. Tutti i più grandi - Visa, Mastercard, Bank of America, Western Union e PayPal - hanno bloccato la possibilità di finanziare il sito poco dopo che, quasi un anno fa, sono cominciate le pubblicazioni dei cablu Usa da parte del sito. "Ci è costato il 95 per cento delle entrate", ha dichiarato Julian Assange in una conferenza stampa tenuta ieri a Londra. Pertanto, recita un comunicato, "il sito è obbligato a sospendere temporaneamente le operazioni di pubblicazione e a raccogliere fondi con grande decisione"."
Perché bisogna opporsi al blocco bancario a WikiLeaks ilNichilista [3]
"WikiLeaks sospetta l’epifania collettiva non sia casuale. E che, anzi, sia stata per così dire ‘suggerita’ dal Dipartimento di Stato Usa. Che a PayPal, per esempio, aveva scritto il 27 novembre 2010, affermando di ritenere WikiLeaks «illegale». Anche se a tutt’oggi non si sa in base a quale legge e, soprattutto, a quale processo, visto che l’organizzazione non ha mai subito condanne e non è attualmente nemmeno sotto processo in alcun paese al mondo. Senza contare che i giorni in cui quella comunicazione è giunta a PayPal erano gli stessi in cui il senatore Joe Lieberman ha persuaso Amazon (e a cascata Visa, Mastercard, Western Union e Bank of America) a non fornire i propri servizi all’organizzazione. Anche in questo caso, sulla base di un teorema: quello che fosse «irresponsabile» farlo. E che WikiLeaks fosse non uno strumento giornalistico e per la trasparenza, ma un covo di pericolosi terroristi da incriminare per spionaggio (sulla base di una legge del 1917)."
http://ilnichilista.wordpress.com/2011/10/24/perche-bisogna-opporsi-al-blocco-bancario-a-wikileaks/ [3]
WIKILEAKS: ASSANGE; PRESTO NUOVO SISTEMA PER INVIARCI DATI ANSA
"Il prossimo 28 novembre, a un anno dalla pubblicazione del Cable-gate, WikiLeaks svelerà al pubblico un "nuovo sistema di consegna elettronica" del materiale sensibile. Lo ha detto il capo dell'organizzazione Julian Assange durante una conferenza stampa."
Diritto d'accesso
Per la banda larga sprint da 40 milioni Il Sole 24 Ore Rapporti pag. 2
"Il 2011 potrebbe diventare l'anno dello sprint per la banda larga in Veneto. L'estate ha visto l'apertura dei primi cantieri nel territorio a Nord di Padova, uno dei più malati di digital divide con il Polesine, la Bassa Veronese e soprattutto le zone montane del Bellunese, e gli imprenditori hanno assicurato alla Regione che saranno i "cani da guardia" della rapida attuazione del progetto. Dopo lunga gestazione, nel corso della quale il mondo delle imprese non ha risparmiato dure critiche alla miope lentezza dei processi decisionali, ha preso l'abbrivio il piano della Regione, realizzato in collaborazione con il ministero per lo Sviluppo economico, che prevede un impegno complessivo di circa 40 milioni di euro - cofinanziati da fondi europei, ministeriali e regionali - e porterà a compimento circa 280 interventi su un territorio che interessa un bacino di circa 415 mila persone."
La banda ultra larga contro il digital divide: i White spaces LASTAMPA.it [4]
"Le frequenze come risorsa naturale da regolamentare e redistribuire per creare valore e offrire servizi innovativi, ecco in sintesi il nodo al centro della giornata di studi 'White spaces, dalla TV a Internet' organizzata da Politecnico di Torino e CSP, in corso in queste ore. Una risorsa naturale disponibile nel tempo e nello spazio che permette di generare valore, nelle aree dove il loro utilizzo a fini commerciali ne garantisce il pieno sfruttamento; un'opportunitàper offrire tecnologie abilitanti dove broadcaster e operatori delle telecomunicazioni non hanno interesse a portare un servizio commerciale, per la bassa densitàdi popolazione o la conformazione del territorio."
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Google potrebbe aiutare la banda ultra larga in Europa ITespresso.it [5]
"A soccorrere l’Europa, alle prese con i paesi in divario digitale, potrebbe arrivare Google. Il motore di ricerca di Mountain View potrebbe dare una mano alla banda ultra larga in Europa. Lo ha detto il vice presidente David Drummond all’evento New World 2.0. In Italia sono appena evaporati gli 800 milioni di euro promessi alla banda larga dal ministro Paolo Romani, frutto dell’Asta LTE. Due anni fa il governo Berlusconi aveva cancellato il tesoretto, sempre da 800 milioni di euro, ereditati dal precedente governo Prodi. L’Europa ha appena varato un piano da quasi dieci miliardi di euro di fondi per la banda larga, destinando la cifra soprattutto alle aree rurali: “L’Europa ha necessità di queste reti ad alta velocità, affinché la sua economia diventi più competitiva nel futuro – ha affermato un portavoce della Commissione – Per creare nuovi posti di lavoro e in generale favorire la prosperità“. Ogni euro, investito dalla Commissione, renderà da 6 a 15 euro. Google dice di voler sperimentare la fibra ottica da 1 Giga, per offrire negli Usa una velocità di 100 Megabit al secondo (Mbps) per le famiglie e un Gigabit per le istituzioni governative. Google potrebbe approfittare del finanziamento dell’Unione europea per un progetto di banda ultra larga in Europa, in linea con le prospettive dell’Agenda Digitale."
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Dati aperti e trasparenza
Wikitalia: cambiare la politica, a partire dalla Rete Sky.it [6]
"Migliorare la politica, a partire dalla Rete. E’ il progetto, ambizioso, di Wikitalia: una piattaforma web, che si richiama nel nome al metodo partecipativo di Wikipedia, e che aspira a raccogliere tutte le pratiche di trasparenza, open data, democrazia partecipata del nostro Paese, per metterle a disposizione degli enti locali che vogliano usufruirne."
Il futuro della Pa: la trasparenza dei dati è la vera rivoluzione Wired.it [7]
"“ La luce del sole è il miglior disinfettante”: Louis Brandeis è stata citato più volte all' Open Governement Data Camp di Varsavia, l'appuntamento internazionale di quella comunità fatta di sviluppatori e attivisti digitali, ma anche di ricercatori, funzionari e giornalisti che puntano a rendere disponibili ai cittadini i dati di interesse pubblico. In prima linea ci sono i dati della pubblica amministrazione, ma ora anche di alcune aziende, come Enel che in Europa è tra i pionieri nel rilascio dei dati. Le fonti di dati aperti sono esplose negli ultimi anni. Alle esperienze americane e inglesi di data.gov e data.gov.uk anche in Italia con il lancio di data.gov.it al quale dovrebbe seguire tra qualche settimana il francese data.gov.fr, ma da Varsavia il messaggio è chiaro: non è il momento di sedersi sugli allori. "
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