I blocchi delle auto e le targhe alterne non sono mai stati utili e non hanno mai influito sui limiti previsti per i vari inquinanti, meno che mai per le misurazioni orarie del Biossido di Azoto.
A dichiararlo è il consigliere comunale Silvio Viale, esponente radicale, che ha proseguito:
Il valore orario di 200 mcg/mc (nuova soglia dal 2010) è stato superato nei giorni di martedì 11 e di mercoledì 12 ottobre nella fascia oraria 17-20 in tre stazioni (Consolata, Rebaudengo, Rivoli), non è stato rilevato in altre due (Lingotto e Rubino), mentre l’inquinante non è rilevato alla stazione Grassi. Si poteva prevedere? NO. Un blocco delle auto sarebbe stato utile? Forse SI’, ma si dovrebbe fare a caso tutti i giorni visto che il blocco del giorno prima non serve a ridurre l’NO2 del giorno dopo. Peraltro, i valori di giovedì 13 ottobre e quelli di questa mattina (mediamente sotto i 50 mcg/mc) sono sotto i valori soglia orari, come accade nel 94% dei giorni dell’anno. Cessato allarme? NO, perché non bisogna sottovalutare l’inquinamento urbano, nemmeno se il valore annuale del biossido di azoto rimanesse sotto la soglia di 40 mcg/mc (come è nel 2011), ma bisogna rifuggire da provvedimenti inutili, vessatori e di nessuna efficacia. Programmare blocchi del traffico a caso per cercare di azzeccare un eventuale sforamento è come dare delle aspirine a caso, quando non c’è febbre. Sarebbe opportuno che l’assessore informasse i cittadini in quali giorni sono avvenuti i 15 sforamenti di cui parla e in quali fasce orarie, perché tutti possano capire quanto siano inutili i blocchi. Finita l’era delle targhe alterne per il PM10, in stato comatoso quella dei blocchi feriali con qualche folcloristica deroga domenicale, occorre cap
[3]ire che per la lotta all’inquinamento urbano servono misure strutturali e non spot estemporanei.
Torino, 14 ottobre 2011.
Fonte: http://www.associazioneaglietta.it/?p=3433 [4]