Diritto d'autore
Altri 20 anni di diritti connessi: ora è ufficiale Marco Scialdone [3]
"Qualche giorno fa avevo dato notizia di alcune indiscrezioni trapelate sull'approvazione in sede comunitaria dell'estensione del termine di durata dei diritti connessi. Adesso la notizia è ufficiale: i diritti dei produttori fonografici, così come quelli degli artisti interpreti ed esecutori passano dagli attuali 50 anni a 70 anni. Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato la proposta a maggioranza, con il voto contrario di Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia e con l'astensione di Austria ed Estonia. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepire le nuove disposizioni comunitarie. Anno dopo anno ci avviciniamo ad un diritto d'autore (e a diritti connessi) che duri l'eternità meno un giorno."
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Diritto d'accesso
Videocrazia berlusconiana. La velina vale più di Internet la Repubblica pag. 10
"Minacciavano di boicottare l'asta per le frequenze mobili. Per le telecom le condizioni per tirare fuori miliardi non c'erano: l'unica certezza era l'esborso mentre la rivolta delle tv locali ne rende la disponibilità incerta. E ora invece sono lì da due settimane che fronteggiano a colpi di rilanci nell'asta regolarmente in corso, come i capponi manzoniani. E stavolta sono rilanci veri, non come nel 2000, all'asta Umts: si sono già superati i 3 miliardi di euro. Le telecom italiane la loro Robin Tax la stanno già pagando e in silenzio. Le garanzie richieste non sono arrivate. Le tv locali attendono solo la fine dell'asta per partire con i ricorsi. Ma le telecom hanno chinato il capo. Sono tutti gruppi privati, i loro ricavi vengono da un mercato dove la competizione è forte. Ma usano un bene pubblico: lo spettro radio. Che è regolato dallo Stato. Né dev'essere diversamente. Il problema nasce però quando lo Stato è rappresentato da un governo per il quale la tv viene prima di Internet e gli spot prima della modernizzazione delle infrastrutture del Paese. Al governo i miliardi delle tlc servono per finanziare il regalo di frequenze al duopolio tv. E questo spiega perchè al beauty contest non si sia presentato un solo candidato straniero: Universal e Disney, Espn e Lagardere si sono affacciati ma si sono ritratti. Troppo rischioso investire in un mercato in cui lo Stato non è arbitro ma giocatore. E dove Veline e Paperissime contano più delle tecnologie."
Banda larga: Zingaretti, con 'Free Italia' paese riaccende i motori Agi [4]
Da piazza del Popolo a Roma a piazza San Marco a Venezia, da una spiaggia della Sardegna a piazza Repubblica a Torino. In tutti questi luoghi e molti altri ancora, dallo scorso 9 settembre, è possibile connettersi gratuitamente ad internet utilizzando Free Italia Wi-Fi, l'innovativa federazione tra enti pubblici nata nei mesi scorsi per volonta' della Provincia di Roma, il Comune di Venezia e la Regione Sardegna. "Si tratta - ha spiegato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, inaugurando il progetto a Venezia con l'assessore alla Informatizzazione di Venezia, Gianfranco Bettin e all'assessore agli Affari Generali della Regione Sardegna, Mario Floris - di un'operazione rivoluzionaria per l'accesso alla rete internet perche' rappresenta una strategia di federazione dei territori. Con il protagonismo degli enti locali si costruisce un'Italia piu' moderna che guarda al futuro. I motori del sistema paese si riaccendono, infatti, anche adeguando la qualita' dei servizi immateriali che il nostro Paese offre e che possono rilanciarne le opportunita' di crescita nella sfida globale". Free Italia Wi-Fi consentira' all'utente, una volta iscritto al servizio, di navigare gratuitamente, con le stesse credenziali (user id e password) in tutti i luoghi che hanno aderito al progetto. A oggi, oltre che nei territori degli enti promotori, Free Italia Wi-Fi e' operativo nella province di Prato, Gorizia e Grosseto e nei comuni di Torino e Genova. Hanno invece aderito e sono in fase di attivazione le Province di Firenze, Pistoia, Pesaro e Urbino, Cosenza, Savona, Potenza, Bari, Terni, Trapani e Napoli; i Comuni di Udine, Bra (CN), Spoleto, Lamezia Terme (Cosenza), Rosignano (Livorno), Saronno (Varese), Vicopisano (Pisa), Viadana (Cremona) e l'Unioncamere. (AGI) .
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Privacy e trattamento dei dati personali
Germania, niente Facebook sui siti dei ministeri. "Non rispetta le nostre norme sulla privacy" la Repubblica pag. 20
"E' ormai guerra tra il governo federale tedesco e Facebook. In un promemoria inviato a ministeri, poteri locali, enti pubblici, la ministro per la difesa dei consumatori, Ilse Aigner, ha diffidato dall'inserire il link di Facebook sui loro siti. Il problema, scrive la signore Aigner, è che Facebook non rispetta le severe leggi e norme tedesche per la protezione dei dati personali, e quindi si teme che le informazioni sui singoli utenti siano poi utilizzate per creare un profilo degli stessi il quale poi può essere ceduto a terzi, o addirittura venduto a società pubblicitarie."
Software libero
Prove pratiche di risparmio. Il Comune va sull'open source Repubblica.it
"Il Comune di Bologna taglia non i dipendenti, ma le licenze di utilizzo dei software e, in un periodo di manovre “lacrime e sangue”, risparmia 160mila euro. È il progetto di “introduzione delle tecnologie di software libero” con cui sono stati sostituiti i programmi a pagamento con quelli open source, software analoghi ma non coperti da copyright proprietario, quindi gratuiti e con un codice aperto, cioè personalizzabili. I risultati sono evidenti: se nel 2006 l’Amministrazione spendeva 565mila euro l’anno per l’acquisto di licenze, dopo quattro anni il costo si è ridotto a 400mila euro, con la rimozione di software a pagamento in 2.000 macchine."
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