(La Cronaca del 23.8.2011)
La nuova mappa dei tribunali italiani, allo studio del neo ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, che salva solo chi ha in carico pi di 15 giudici e fa eccezione solo per i tribunali che sorgono nei capoluoghi di provincia, non pu sorprendere o scandalizzare nessuno. Da oltre 20 anni studi e pareri resi dal Consiglio Superiore della Magistratura evidenziano come la pianta organica ottimale per ciascun tribunale deve prevedere almeno 20 magistrati addetti, limite considerato minimo indispensabile per una conduzione dei compiti istituzionali efficiente e al riparo di aleatoriet circa la disponibilit di personale. Aleatoriet che sono inevitabili negli uffici con organici troppo piccoli. In particolare, con la Risoluzione del 13 gennaio 2010 il CSM ritiene prioritario ed indispensabile segnalare al Ministro della Giustizia la necessit, non pi procrastinabile, di procedere alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, sottolineando come l'efficienza e la funzionalit degli uffici giudiziari preliminarmente condizionata dalla loro razionale distribuzione sul territorio e dal corretto dimensionamento dei loro organici. Ci sono, pertanto, tutte le ragioni per procedere rapidamente al rafforzamento dell'apparato giudiziario attraverso l'accorpamento del Tribunale di Crema al Tribunale di Cremona. Una proposta di legge in tal senso stata depositata in Parlamento il 18 novembre 2010 dal deputato radicale, eletto nella nostra circoscrizione nelle liste Pd, Maurizio Turco e presentata nel corso del convegno per una Giustizia efficace ed efficiente, per un migliore impiego delle risorse economiche, accorpiamo il Tribunale di Crema al Tribunale di Cremona, tenutosi presso il Tribunale di Cremona il successivo 27 novembre. Nel corso del convegno, promosso dall'associazione radicale Piero Welby, presero la parola, fra gli altri, il presidente del Tribunale Carlo Maria Grillo, il Procuratore Roberto di Martino, il consigliere dell'Ordine degli avvocati Annalisa Beretta e il cancelliere Fabio Favalli. L'orientamento degli intervenuti fu sostanzialmente favorevole alla proposta di accorpamento, pur se collocata nel contesto di un provvedimento di carattere generale. Oggi, questo provvedimento sembra finalmente allo studio del Ministro della Giustizia. Siamo consapevoli che di fronte alla necessit di un provvedimento come questo forte la tentazione da parte delle forze politiche di rafforzare non le Istituzioni ma s stesse. Cavalcare campanilismi, anche se dannosi e superati dalle necessit dei tempi, pu sembrare pi facile e redditizio in termini di voti e popolarit. Ma il contrasto tra questo interesse di parte con quello della generalit dei cittadini (che pretende una Giustizia rapida ed efficace), nel contesto attuale, non pi tollerabile. E allora si proceda. Rapidamente.
Sergio Ravelli, segretario dell'associazione radicale Piero Welby di Cremona
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1771 [3]