Articolo pubblicato il 06/06/2011 nella sezione Associazioni

Più volte Marco Pannella ci ricorda l’esistenza dei “radicali ignoti”: quelle compagne e quei compagni che anno dopo anno si iscrivono al Partito Radicale e alle sue varie articolazioni o componenti di “galassia”; e racimolano euro dopo euro, privandosi di un caffè o di un paio di sigarette, per “conquistarsi” quel piccolo cartoncino che è la tessera; e vive il suo esser radicale magari in solitudine, in un paese piccolo dove la gente mormora quando sanno che sei radicale, cioè rompiscatole per definizione e programma; e dovrà magari sopportare l’insulto e l’invettiva: “frocio”, “drogato”, “fascista”, “comunista”, e tutto il repertorio che sappiamo. Eppure questo Partito sono cinquant’anni che si regge e nutre grazie a loro, e con loro, gli “ignoti” spesso silenti.
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Fonte: http://www.divorziobreve.org/node/1087