Napoli, 17 giugno 2011
COMUNICATO STAMPA
L’Associazione Radicale “Per la grande Napoli” conduce una mobilitazione straordinaria in sostegno alla azione nonviolenta di Marco Pannella, in sciopero della fame dal 20 aprile per ripristinare la legalità in Italia, cominciando dalla necessità dell’amnistia.
Marco Pannella sta per passare allo sciopero della sete, dichiarando “L’obiettivo della mia iniziativa è quello di far rientrare nella legalità lo Stato italiano, uno Stato che si trova in una situazione di criminalità professionale. Da decenni si stanno realizzando in Italia forme di detenzione che non sono previste e tollerate dalla legge italiana e internazionale. E rappresentano una forma di sequestro ad opera della forza pubblica”
Nell’ottobre scorso il rapporto choc dell’Associazione Antigone parlava di un sovraffollamento che superava del 150% della capienza massima delle carceri italiane: 68.527 detenuti a fronte di 44.612 posti. A distanza di 8 mesi la situazione è peggiorata.
Dal 2000 ad oggi nelle carceri italiane sono morti 1.800 detenuti di cui ben 650 per suicidio. Nello stesso periodo di tempo si sono uccisi anche 87 agenti di polizia penitenziaria. Nel solo 2010 ben 1.137 detenuti hanno tentato di togliersi la vita. Gli atti di auto-lesionismo sono stati 5.703; 3.039 i ferimenti.
In questi giorni i militanti radicali passano le prime ore del mattino all’esterno del carcere di Poggioreale, dialogando con i parenti dei detenuti in attesa dei colloqui con i familiari detenuti, chiedendo loro di passare alla azione nonviolenta diretta, con l’adesione allo sciopero della fame e alla manifestazione organizzata per il 24 giugno all’esterno di questo Istituto. Sono oltre milletrecento i detenuti napoletani che partecipano al digiuno collettivo. Nella mattinata di stamani altri 21 familiari hanno aderito a questa forma di lotta.
Alla manifestazione stanno dando adesione membri di diverse associazioni, a partire da rappresentanti della Camera Penale, dei detenuti e della polizia penitenziaria, preannunciando una visibilità nazionale all’evento napoletano.
Il segretario dell’associazione radicale Per La Grande Napoli, Luigi Mazzotta, ha dichiarato “La necessità di uscire dalla situazione di vera e propria shoa in cui è ridotto il sistema carcerario nazionale richiede una amnistia che non si dichiara da oltre venti anni in Italia, proprio per cancellare l’amnistia reale prodotta dalle centinaia di migliaia di prescrizioni che ogni anno rendono ignoto il giudizio su processi gravissimi”
“E’ ora che sia chiaro a tutti chi appoggia e chi invece censura la grave e insostenibile situazione, specie ora che sta cominciando la stagione estiva che condannerà molti esseri umani a torture invivibili che neanche il fascismo del ventennio ha generato”
Condividi [3]Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3750 [4]