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dal Corriere di Verona, Domenica 5 giugno 2011
La protesta: Travestiti da fantasmi davanti a Palazzo Barbieri
Radicali, “spiriti arrabbiati” contro referendum e parentopoli
VERONA – “Siamo i fantasmi della democrazia: la politica e i partiti hanno paura di noi. Forse per questo scappano…” Coreografica protesta del Partito Radicale di Verona, ieri pomeriggio, sotto lo scalone di Palazzo Barbieri. Lenzuola sulla testa e urla da “spiriti arrabbiati”, i seguaci di Pannella hanno improvvisato il loro piccolo happening, osservati con curiosità da passanti e turisti, per protestare su due temi specifici. Il primo, hanno spiegato il segretario provinciale Leonardo Scandola e il tesoriere Mattia Da Re, è quello della assoluta mancanza d’informazione sugli ormai vicinissimi referendum. “Hanno parlato di un voto pro o contro il governo, hanno discusso se si debba andare a votare o no – hanno detto – ma nessuno ha spiegato quali sono i veri temi su cui saremo chiamati a decidere. E’ così che si rischia di trasformare tutto in un altro colossale spreco di denaro!”. Secondo argomento della protesta, parentopoli. “A Verona – hanno detto Scandola e Da Re – se è fatto un gran parlare di assunzioni negli enti, più o meno discutibili, ma non si fa andare avanti l’unica proposta che eliminerebbe davvero ogni scandalo in materia: l’anagrafe pubblica di tutti gli eletti e di tutti i nominati della politica cittadina. Noi abbiamo presentato una petizione in tal senso, il 24 maggio scorso, a Palazzo Barbieri, e la stiamo estendendo a tutti i Comuni della provincia. Quasi tutte le forze politiche, finora, si sono però nascoste dietro il dito della privacy dei politici. Una scusa insensata: il Garante della Privacy ha già detto che sarebbe del tutto legittima ed accettabile. Adesso aspettiamo la risposta di Flavio Tosi. Vedremo se si nasconderà anche lui, se anche lui avrà paura di noi, fantasmi della democrazia…”. L.A.
Fonte: http://www.radicaliverona.it/?p=221 [4]
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