Sabato 4 giugno dalle ore 16.30 alle 20.30 in Via Scarlatti, altezza COIN, i militanti dell’associazione radicale “Per la Grande Napoli” terranno una manifestazione a favore della partecipazione al voto referendario del 12 e 13 giugno.
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La Costituzione prevede che il cittadino partecipi all’attività legislativa utilizzando diverse schede di voto: quelle propriamente elettorali, per scegliere i membri del Parlamento, dei Consigli regionali e delle amministrazioni locali; e quella referendaria, per correggere o cancellare le leggi sbagliate del Parlamento.
Ci sono voluti 20 anni affinché i cittadini potessero esercitare questa loro facoltà. La legge applicativa del referendum arriva soltanto nel 1975. Dopo le clamorose vittorie su divorzio e aborto la partitocrazia del sessantennale regime italiano viene salvata dalla giurisprudenza “politica” della Corte Costituzionale.
Il diritto al referendum viene negato ai cittadini anche con il sovvertimento di esiti di consultazioni referendarie, in cui la volontà popolare si è espressa a stragrande maggioranza e in modo inequivocabile. Basti pensare al finanziamento pubblico dei partiti, alla responsabilità civile dei magistrati, il sistema elettorale maggioritario uninominale, la privatizzazione della RAI, legalizzazione consumo personale di “droghe”.
Il tradimento parlamentare del voto popolare è la ragione principale della disaffezione dei cittadini alle consultazioni popolari degli ultimi anni. Ai mancati raggiungimenti del quorum contribuisce anche la tecnica utilizzata dai vari Governi che si sono succeduti, di fissare lo svolgimento del voto referendario in date “balneari” e il mancato rispetto delle leggi che regolano l’informazione pubblica in queste occasioni.
Riteniamo fondamentale che questa consultazione popolare, dopo 16 anni di mancati quorum, riesca a realizzare un’affluenza tale da rendere valido il risultato del voto. Ci siamo peraltro battuti in queste settimane per contrastare la dolosa campagna di disinformazione e incertezza attuata dal governo.
Invitiamo a votare SI ai referendum su NUCLEARE e LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Non esprimiamo indicazioni per i due quesiti sull’ACQUA.
Condividi [4]Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3532 [5]
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