
Un carcere non porta disordine o insicurezza, semmai può portare l'esatto contrario con il suo costante presidio e controllo delle forze dell'ordine. Un carcere è un luogo, soprattutto nella realtà veneziana, con una operosa presenza di cooperative sociali e di volontari.
Davanti alla foglia di fico, rappresentata dal nuovo carcere, con cui si tenta di coprire il collasso della sistema penitenziario, non ci si faccia guidare dalla sindrome NIMBY ma si discuta, ad esempio, dell'aspetto architettonico affinchè l'istituto non risulti impattante per l'ambiente circostante.
Fondamentale però sarebbe decidere finalmente di fare quel salto di qualità necessario a superare il pregiudizio che vuole il carcere come un lazzaretto per appestati, una discarica sociale da relegare il più lontano possibile, decidere finalmente di conoscere e comprendere la realtà carceraria, una realtà fatta, sarebbe bene non dimenticarlo, innanzitutto di persone. Non continuiamo a girare la testa fingendo che quella realtà non esista, il mondo carcerario riguarda ciascuno di noi essendo uno dei tasselli che compongono il puzzle della nostra società e solo conoscendolo lo si può mettere nel posto giusto.
Franco Fois
Ass.VenetoRadicale
Ass.VenetoRadicale
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27 Maggio, 2011 - 08:34
Diario
Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2650208.html [3]