La lista Caserta No che alle amministrative ha portato a se 39 voti e 168 alla candidato sindaco Olga Corse, esprime e denuncia il contesto di illegalità cui queste elezioni si sono svolte. Domenico Letizia co-fondatore della Lista Caserta No Caste nell’esprimere un bilancio di questa campagna elettorale dichiara: “Ringraziamo chi ci ha sostenuto e abbiamo dimostrato di come a Caserta il problema primario siano proprio le Istituzioni: Comune, Candidati, Carabinieri, Polizia, Vigili, Stampa e Monopoli vari. La campagna elettorale si è svolta nel pieno delle illegalità: Documenti ufficiali scarabocchiati e contraffatti, manifesti abusivi per cui nessuno pagherà le legittime multe, rocambolesche e opache presentazioni di liste e sistematica disinformazione, queste sono state le amministrative a Caserta. Caserta è illegale, completamente, dalle fondamenta, questa città ha bisogno di un risveglio perché dove vi è strage di legalità non vi è libertà e vi è strage di diritto, la cittadinanza diviene sudditanza”. Gianroberto Zampella, altro fondatore della Lista Caserta No Caste dichiara: “E’ stata una campagna elettorale all’insegna dello scempio quotidiano, assurda e imbarazzante, abbiamo denunciato praticamente tutti. Non è finita ho presentato con Letizia l’accesso agli atti e appena vi sarà risposta verificheremo come sono state raccolte le firme per la presentazione delle liste a Caserta”. Elio De Rosa dei Radicali Caserta dichiara: “Abbiamo proposto un vero e proprio progetto di governo per il presente ed il futuro di Caserta, con la questione legalità nell'agenda civica della città come nessuna altra forza politica ha fatto. L'obiettivo ora è la trasformazione dei punti del nostro programma in petizione popolare, porteremo quindi con l'aiuto dei cittadini casertani avanti le nostre battaglie come abbiamo già fatto con il testamento biologico, l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati e l'abbattimento dei diritti di istruttoria. Legalizzare Caserta ancora è possibile!!!” La lista Caserta No Caste continuerà a vigilare chi ora siede al Comune invitando la cittadinanza a partecipare alle proprie iniziative laiche, libertarie, radicali, antiproibizioniste e ambientaliste.
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