Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Mentre ancora una volta il capoluogo campano è inondato da migliaia di tonnellate di rifiuti non raccolti, c’è chi per risolvere il problema invoca “poteri speciali” - manco occorresse Superman per realizzare una normale gestione del ciclo integrato dei rifiuti - e chi annuncia l’arrivo dei Neavy Seals, che immagino ingaggeranno una guerra senza quartiere contro la monnezza. Devo ammettere che poter conversare con il procuratore aggiunto di Napoli Aldo De Chiara mi ha restituito un minimo di fiducia dopo una full-immersion trascorsa tra cumuli di monnezza e gli “sguardi inquietanti” di milioni di manifesti abusivi, che contribuiranno ad aggravare questa eterna emergenza rifiuti napoletana. Aldo De Chiara in passato è stato definito “Pretore d’assalto” e oggi coordina il pool ambiente della Procura partenopea. Una poltrona, come si potrà immaginare, scomoda e rovente. Quando ho chiesto al procuratore De Chiara di commentare la decisione della procura generale di impedire la registrazione delle udienze del processo Bassolino-Impregilo, confesso che mi sarei aspettato al massimo un “No comment” o una difesa d’ufficio e invece no. De Chiara ha parlato di Costituzione, di democrazia e di diritto all’informazione. Di questi tempi e in questo paese parole rivoluzionarie.
Aldo De Chiara sul divieto di registrazione delle udienze del processo Bassolino-Impregilo
“Non conosco le motivazioni del provvedimento, che sicuramente è consentito dalla legge. E però, devo dire che esso non va nella direzione di una valorizzazione di un diritto costituzionalmente garantito qual è il diritto all’informazione, che è il sale della democrazia.”
Fonte: http://lucania.ilcannocchiale.it/post/2639066.html [3]