I detenuti e le carceri costano troppo alle tasche dello stato, anzi sono un vero e proprio “spreco di soldi”. Lo sostiene Kenneth Clarke, ministro della giustizia britannico, secondo il quale il numero di condanne a pene detentive è “insostenibile da un punto di vista finanziario”. Questo naturalmente non vuol dire, spiega il guardasigilli in un’intervista al Times, che bisogna essere “tolleranti con i criminali”. Piuttosto, le pene sono spesso troppo lievi e il ministro le inasprirebbe volentieri obbligando i detenuti a otto ore al giorno di lavoro gratuito.
“Vorrei che le carceri risultassero più punitive, efficaci e organizzate. I condannati dovrebbero lavorare gratuitamente in un ambiente pulito e in modo disciplinato piuttosto che ciondolare senza fare nulla in luoghi trascurati”. Clark dovrebbe varare la prossima settimana un disegno di legge volto da un lato a ridurre il numero dei criminali rinchiusi nelle prigioni e dall’altro a reprimere in modo estremamente severo i recidivi. Nelle sue proposte sono previsti sconti di pena sostanziosi per gli incensurati, limiti alle condanne a pene detentive, invio delle persone con problemi mentali in strutture diverse dalle carceri. Nei piani del governo conservatore, la popolazione carceraria dovrebbe diminuire entro il 2015 di 3.500 unità. Attualmente nelle prigioni britanniche vi sono 85.361 persone. Il risparmio annuale sarebbe di 3,7 miliardi di sterline.
http://detenutoignoto.blogspot.com/2011/04/gran-bretagna-il-ministro-della.html
17 Aprile, 2011 - 13:35
Fonte: http://detenutoignoto.blogspot.com/2011/04/gran-bretagna-il-ministro-della.html [3]