Stavolta, ci stiamo provando, proveremo a portare al centro dell’attenzione politica casertana la creatività, la passione, la libertà e la responsabilità con la consapevolezza che il male è nel potere e che per superarlo bisogna abbatterlo cercando di decentralo il più possibile e di distribuirlo a tutti, così interviene il libertario Domenico Letizia (nella foto centrale), molto probabilmente, tra i candidati alle comunali di Caserta per la Lista Laica Antiproibizionista e Ambientalista che correrà da sola con un proprio candidato sindaco: la Radicale Caterina Corse della Olga. Ciò che vogliamo diffondere e lanciare sono dei Laboratori della Libertà ove tutti i cittadini “liberi” sono invitati a partecipare e a dire la loro, proponiamo alla cittadinanza di contattarci: http://www.radicalicaserta.com/ [3] e di dire la loro, scrivendoci o presentandosi nella nostra sede a Caserta. L’originalità di questa esperienza consiste nel dare spazio a tematiche che sono trascurate dalle classi politiche, utopiche, antistataliste, mi permetto di dirlo : “un po’ anarchiche” , autenticamente aperte a tutti e con la funzione di assolvere un po’ da sportello per raccogliere i disagi casertani e controllare l’effettiva presenza o meno dei diritti civili dei cittadini, problematiche che sono affrontate non secondo logiche da casta, gerarchiche, ma come federazione di individui liberi, uniti per quell’obiettivo. In passato abbiamo già discusso di antipsichiatria, di superamento degli Opg, di abolizionismo, di autogestione delle fonti idriche, di comitati per il controllo della libertà dal potere istituzionale, presentato svariati libri dal brigantaggio al testamento biologico, preparato e diffuso documenti antimilitaristi ed è in preparazione una giornata sul prezzo di costo e l’economia sperimentale. Sempre Letizia ricorda: “che l’obiettivo di una lista antiproibizionista, che sia eretica e libertaria è quello di portare decentramento e laicità all’interno delle istituzioni comunali casertane, che invece di dar spazio alla trasparenza e alla creatività inseguono progetti di militarizzazione e sistemazione di clientele, a noi, il compito di spingere il potere alla sua massima decentralizzazione cercando di raggiungere l’autogoverno della città. Stavolta, se tutto funzionerà, l’alternativa vera, forte e libertaria i casertani la dovranno solo voltare.”