Gradisca. Circolare interministeriale
[4]GRADISCA – Testamento biologico in stand by a palazzo Torriani, così come nel resto d’Italia. Il Comune di Gradisca, il primo in Fvg a dotarsi di un registro in materia, al momento non può ricevere dichiarazioni di trattamento anticipato in seguito alla circolare emanata in novembre in forma congiunta dal ministro dell’Interno, Maroni, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Sacconi, e dal ministro della Salute, Fazio.
Ecco perché si verificano episodi come quelli accaduti ieri nel palazzo municipale a Lorenzo Cenni, segretario dell’associazione radicale Trasparenza è partecipazione: recatosi nell’ufficio anagrafe per depositare il testamento biologico, ha ricevuto un diniego e chiede allo stesso ufficio anagrafe che gli siano fornite le motivazioni in forma scritta, come previsto dalla legge. Per ora sono sette i testamenti biologici depositati all’apposito registro del Comune di Gradisca, cifra destinata a restare invariata fino a nuovo ordine. Secondo la circolare di novembre, i registri per la raccolta dei testamenti biologici istituiti da vari Comuni italiani non hanno alcun valore giuridico e sono da considerarsi illegittimi, in quanto sul tema unico a poter legiferare è lo Stato.
«La materia del fine vita rientra nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale e non risulta da questi regolata», si legge nella circolare, la quale sottolinea che «l’intervento del Comune in questi ambiti appare pertanto esorbitante rispetto alle competenze proprie dell’ente locale e si traduce in provvedimenti privi di effetti giuridici». Sulla delicata vicenda, l’assessore alla Sanità Giuseppe Latella ha detto: «Sapevamo che il registro non ha valore giuridico, ma, nel momento in cui la persona vuol far valere la propria volontà, in questo modo ha un documento che lo testimonia. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi, ci sono leggi che vanno rispettate».
(g.p.)