di Luigi Roano da il Mattino, 31-01-2011
No dal presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno e no dal presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni. Per Michele Saggese, assessore al Bilancio, che ha lanciato il suo grido di dolore: «Ci sono tagli per 120 milioni ed è in arrivo il federalismo fiscale per recuperare fondi agiremo sulla tassa di soggiorno, l’imposta di scopo e l’addizionale Irpef» si prevedono giorni difficili.
È particolarmente duro Impegno: «Il Consiglio comunale dovrà valutare tutte le possibilità per non aumentare le tasse per i cittadini napoletani. Si devono cercare soluzioni che non colpiscano ulteriormente i cittadini, già danneggiati da servizi scadenti e dall’emergenza rifiuti. L’attuazione del federalismo richiede, per una città già normalmente penalizzata, qualcosa di più giusto e innovativo del semplice aumento delle tasse. In una fase in cui la politica dà pessima prova di sé, significherebbe introdurre soltanto un ulteriore motivo di sfiducia». Il presidente del Consiglio comunale è ancora più esplicito: «C’è una incoerenza a livello di governo che elimina l’Ici e col federalismo fiscale invita ad aumentare le tasse. E lo dice uno che è per il federalismo. Se a questo ci aggiungiamo le responsabilità del centrosinistra e della giunta allora per i napoletani diventa dura». La disamina è impietosa, Impegno non si limita a dire no, ma indica la strada da seguire: «Siamo sicuri – dice – che sono stati fatti tutti i tagli possibili? E siamo sicuri di avere ben chiare le idee? Secondo me no. Basta pensare alle riscossioni, ci sono centinaia di milioni di euro non riscossi per le contravvenzioni e per la Tarsu». Impegno conclude lanciando altri segnali: «Penso alle aziende partecipate, non c’è un piano di rilancio, i bilanci di queste società sono sempre in rosso e non ho mai visto un dirigente, un presidente, un cda licenziato per non avere raggiunto un buon risultato. Posso anche accettare la tassa di soggiorno come sostiene il sindaco di Firenze Renzi ma questa deve essere finalizzata al raggiungimento di risultati».
Dalla politica, dalle istituzioni a Maddaloni, presidente della Camera di Commercio che non è meno tenero di Impegno: «No all’aumento della tasse e per nessun motivo. Napoli ha già le aliquote più alte d’Italia a fronte dei servizi più scadenti del Paese. Spero non ci sia automatismo fra l’introduzione del federalismo fiscale con l’aumento della tasse». Maddaloni puntualizza il suo pensiero sulla tassa di soggiorno: «Sarebbe davvero una beffa per un settore, il turismo, già depresso dalla tragedia dei rifiuti. Sarebbe come ripetere la parabola di Tafazzi». Il presidente chiude con un vero j’accuse: «Pensino a tagliare gli sprechi e i privilegi, la macchina comunale vale 10 Fiat, peccato che a Palazzo San Giacomo non ci sia un Marchionne, solo così ne potremmo venire fuori».
Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3313 [4]