Parole che sembrano scritte oggi
Nel 1961 Marco Pannella era corrispondente del “Giorno” a Parigi. Il Partito Radicale era nato nel 1956 dai liberali del “Mondo” di Mario Pannunzio e da altri gruppi culturali. Ernesto Rossi scriveva articoli contro i monopoli sul “Mondo”, mentre l’ala liberale vedeva male il gruppo di sinistra, con idee terzomondiste e di giustizia sociale: ben presto le due tendenze giunsero al conflitto.
Marco Pannella scriveva da Parigi: a Gianfranco Spadaccia ed altri, ma più spesso a Giuliano Rendi, che col fratello Aloisio era stato compagno di liceo di Angiolo Bandinelli al Giulio Cesare, e che poi si era iscritto alla Facoltà di lettere. In un giorno prossimo al compimento del suo trentunesimo anno, presumibilmente a fine aprile 1961, Marco Pannella scriveva a Giuliano: «Credo che il silenzio di questo mese sia dovuto ad un po’ di sconforto o di sfiducia. A conti fatti, credo che, per comprensibili che siano, questi sentimenti non siano giusti. Abbiamo fatto molto del possibile, e se ci appare poco in assoluto, credo che non lo sia in realtà. In fondo abbiamo, da qualche anno appena, ricominciato (...) V’è, credo, “durata”, in noi. Compio in questi giorni 31 anni, non tanto ch’io non senta il passare del tempo, la gravità delle occasioni perdute, l’irrimediabilità di certe inadeguatezze, l’ansia – a volte - di riuscita e di concreti risultati. Ma è proprio qui ch’io trovo ragione di conforto. Qualche segno, ciascuno di noi, lo avrà lasciato, nel suo passaggio.»
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/parole-che-sembrano-scritte-oggi
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