Dopo Casaleggio

27/04/2016

[…] Non si può pensare di fondare una società e le sue istituzioni avendo come obiettivo quello della lotta alla Casta, il perseguimento della Onestà. L’Onestà è un prerequisito cui deve presiedere una magistratura corretta ed efficace; il problema della Casta non è nelle sue incrostazioni e involuzioni – quando si presentino – ma nelle cause istituzionali che determinano i fenomeni degenerativi.
La “classe politica” degenera in casta quando si spezza il rapporto di fiducia con l’opinione pubblica. Fu, se non sbaglio, Gaetano Mosca, e insieme a lui Vilfredo Pareto, a darci le prime importanti definizioni di cosa significhi una élite e di quali siano i rischi che la sua cristallizzazione comporta: problemi che hanno visto anche le più recenti ricerche di C. Wright Mills affondare nel cuore della società americana, con la scoperta della sua imprevedibile fragilità […]
Dunque, il grande problema dell’oggi è di “superare” la visione di una inutile “lotta alla casta” e di affrontare quello, ben più difficile, di edificare Istituzioni valide per l’uomo 2.0, Istituzioni che prevedano anche una convivenza non conflittuale con il web e la sua ricerca di “verità”, una esigenza del tutto nuova nel panorama dei comportamenti, delle “necessità”, dei “diritti” dell’uomo. Il guaio è che alla immensa bisogna mancano ancora una consapevolezza diffusa, la conoscenza o l’invenzione di strumenti opportuni,“classi dirigenti”, “élites” adeguate. Ma non possiamo adattarci ai messaggi della “caccia alla casta”, o al grido “onestà” che si è sentito durante la cerimonia funebre di Casaleggio […]

Estratto dall'articolo pubblicato su L’Opinione  16 aprile 2016

http://www.radicalparty.org/it/content/dopo-casaleggio

Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/dopo-casaleggio