Caro Marco, sei un gigante!

01/04/2016

Ci sono uomini cui si deve rispetto gratitudine e affetto. Sono quelli che si battono fino in fondo per cause importanti con la forza delle idee, senza risparmiare tempo ed energie. O addirittura rischiando per decine di volte la vita per affermare principi fondamentali, nell'indifferenza del "regime", della politica e nel silenzio dei media. Marco Pannella non sta bene, anzi. E' da un paio di settimane agli "arresti domiciliari" a due passi dal Quirinale, Camera, Palazzo Chigi e via di Torre Argentina, dove sta da sempre il Partito radicale. I palazzi del potere li ha frequentati per pochi anni da deputato, sempre da leader della Rosa nel Pugno, mai per chiedere una poltrona da ministro o un posto da sottosegretario, ma sempre per cause di interesse generale. 

Nella casa di via della Panetteria, che appartiene alla sua compagna-amica di sempre, Mirella Parachini, lo assistono da mattina a sera Matteo e Laura, due giovani fidanzati che lui tratta come figli, ma sono anche di più. Da Pannella si stanno alternando tutti i big, tra visite e telefonate, sorprendenti per molti, ma non per lui. In questi giorni l'ho visto molto spesso. Lo conosco da quando ero bambino e ho grande affetto per lui. Cammina con difficoltà, mangia poco o nulla, è assai meno loquace del solito. Ma se interviene lo fa con energia. Si arrabbia col regime liberticida perché non si fanno le riforme necessarie, per gli orrori della giustizia e della "vita" nelle carceri italiane. I suoi occhi sono stanchi, ma non manifestano la resa. A 85 anni combatte con due tumori, fuma come un disgraziato ma non c'è modo di farlo smettere. Unica stravaganza, quando parla in abruzzese stretto con chi non lo capisce. Ma sono talmente tanti quelli che non lo comprendono neppure quando parla in italiano che a lui scappa una risata. Davvero un gigante! 

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Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/caro-marco-sei-un-gigante